17/03/09

Presupposti sbagliati


Il papa ha detto: "Non mi sento solo in alcun modo", "a dire la verità devo ridere di fronte a questo mito della solitudine. In nessun modo mi sento solo; ogni giorno vedo i miei collaboratori, i capi dicastero, i vescovi".

A dire la verità io non so se ridere o piangere di fronte a questa affermazione. Si, perchè a me questo rinnegare la solitudine mi sa di marcio, mi sembra che si stia annullando completamente l'essere umano. Ogni persona nasce sola, affronta la vita da sola e muore sola. C'è chi ne ha la consapevolezza e chi no. Con questo non voglio dire che non ho persone che mi amano, no, parlo di qualcosa di più profondo.. quello stato interiore che è parte di ognuno di noi, quello che il papa chiama "il mito della solitudine".
Io parto dal presupposto di essere sola e da questa consapevolezza costruisco i rapporti umani, lui invece è convinto di non esserlo.. perchè? perchè ha tanti amici?
Io vorrei dire al papa che dovrebbe superare quella mentalità adolescenziale nel quale è bloccato.

Quelle parole non fanno altro che creare altre illusioni. Tutto ciò è ripugnante.

2 commenti:

Il verduraio ha detto...

beh potrebbe essere anche vero che non si è mai soli, almeno materialmente. Basta uscire a fare la spesa e ti ritrovi in un supermercato pieno di gente!
Forse il papa vede solo l'apparenza, così come pensa che il rapporto sessuale sia solo finalizzato alla procreazione. In effetti ha una visione molto piatta dell'essere umano....

:-)

Anonimo ha detto...

il papa non si sente mai solo perché io lo penso tanto.

:-)