14/04/09

Associazione di idee


Ricordo che lo guardavo come si potrebbe guardare qualcosa di surreale. Era senza guscio e riuscivo a vedere chiaramente le striature colorate attraverso quel mare così cristallino: rosso, blu, arancione, giallo e verde. Tutti i colori sembravano essere in sintonia tra loro, erano perfetti e a me sembrava che potessero stare così bene solo in quel corpicino.
Mi sentivo fortunata a poterlo osservare, a volte si riesce a mostrare la propria bellezza solo quando si esce dal guscio.
Si muoveva con fatica sulla superfice dell'acqua e non riusciva a seguire una direzione.. si vedeva che voleva andare da qualche parte.. in un posto ben preciso.. ma la corrente lo faceva sbandare e così andava da una parte all'altra.. senza sosta.
Non si arrendeva mica però quel pagurino, era piccolo ma testardissimo!
Lo guardavo seduta immobile su quella roccia quasi piatta.
La corrente che per lui era invincibile io non la sentivo neanche.. ma il mio corpo anche se così forte e pesante era disarmato e incantato davanti a un esserino così piccolo e fragile.


E' strano come a volte nel grande mare dei piccoli ricordi ne risalga uno in particolare, senza motivo apparente.. poi ci pensi e capisci perchè ti è venuto in mente.
Ieri ho assaporato un po di libertà e mentre rientravo a casa.. in una casa che sento sempre meno mia.. mi è venuto in mente quel paguro e ho pensato che anche lui stava cercando una casa, era nudo e vulnerabile ma ci provava lo stesso ad andare dove voleva. Sicuramente aveva appena abbandonato una casa che non sentiva più sua.. era cresciuto e gli stava troppo stretta.. così è andato via, lasciandosi trasportare dalla corrente.

A volte vorrei essere come quel paguro, liberarmi di tutte le cose materiali per cercare altri spazi, altri posti.. altre menti.. e farli miei.
Mostrare la vera bellezza.

A lui viene tutto così naturale.. è fortunato a non essere uno stupido essere umano.. costretto a stare sempre nello stesso corpo.

Come sarebbe bello cambiare casa ogni tanto, cambiare corpo e vivere altre realtà.

1 commento:

Il verduraio ha detto...

L'ho letto con piacere, mi piacevano i colori ed il modo quasi distratto di esporre i pensieri, proprio come quando si è belli rilassati su uno scoglio e si lascia la mente libera di andare.
In effetti è così che opera la fantasia.
Però il paguro non cerca un altro corpo ma una casa, così come noi cerchiamo di migliorare la nostra identità separandoci dai rapporti e costruendo nuovi rapporti.
Ma dal nostro corpo non possiamo prescindere, pena la follia più manifesta.

:-)